LINEA FANGHI
Trattamento fanghi
La disidratazione fanghi è un trattamento che viene eseguito in Sanav con l’obiettivo di ridurre i volumi delle masse fangose le linee di trattamento sono tre:
Disidratazione meccanica tramite centrifuga
La disidratazione meccanica tramite centrifuga del fango viene effettuata mediante un processo di centrifugazione. La centrifuga è costituita da un volume in parte cilindrico e in parte tronco conico che ruota a forte velocità. All'interno di questo volume è disposto un nastro trasportatore a spirale elicoidale, dove che ruota nello stesso senso ma con velocità leggermente superiore. Una tubazione alimenta la centrifuga immettendo il fango da disidratare all'interno della camera di compattazione; qui, per effetto della rotazione il fango, a maggiore peso specifico dell'acqua, viene spinto verso la zona esterna e trasportato dal nastro elicoidale verso l'estremità e scaricato in cassoni scarrabili per i successivi trattamenti. Con il sistema a centrifuga, si ottiene moralmente un secco pari al 22-28%.
Disidratazione meccanica tramite nastropressa
La disidratazione dei fanghi con nastropressa (mediante filtrazione o centrifugazione) o, in casi limitatissimi, con metodi naturali (letti di essiccamento), è tesa a ridurre il volume e il peso dei fanghi per separazione parziale della componente liquida, al fine di renderli compatibili con lo smaltimento finale. I tenori di secco conseguibili sono tali da conferire al fango l’aspetto di un terriccio (il fango viene definito quindi “palabile", in grado cioè di essere movimentato con mezzi meccanici) e caratteristiche atte a consentire il suo smaltimento finale, in discarica, mediante trattamenti termici e, ove ne ricorrano le condizioni, mediante utilizzazione agronomica.
Disidratazione termica tramite essiccazione
Il processo di essiccazione permette di ridurre il peso del fango in funzione dell’umidità iniziale e finale. Nella maggior parte dei casi i fanghi presentano un livello di umidità iniziale oltre il 90% e devono quindi essere centrifugati o nastro pressati. Se, oltre alla disidratazione meccanica o alla centrifugazione, si prevede un sistema di essiccazione che permette di portare l’umidità finale al 15%, si ottiene mediamente una perdita di peso del 70%. Questo significa che da 1.000 kg di fango umido ne rimangono 300 kg di secco. Per l’essiccazione si utilizza aria calda e metano.